L’agire delle donne romane nella trasmissione della memoria

Attraverso la particolare visuale rappresentata dalle sepolture femminili, si è cercato, per un arco temporale di circa tre generazioni, di : a) valutare la richiesta femminile per un ufficio funebre e per un sepolcro “personalizzato” e di evidenziarne gli elementi costitutivi ; b) rilevare l’interesse degli uomini a realizzare un manufatto sepolcrale per le donne di famiglia : mogli, madri, figlie ; c) individuare le categorie sociali interessate al fenomeno mettendone in luce le eventuali peculiarità ; d) ricostruire, per quanto possibile, le genealogie familiari. Per raggiungere questi obbiettivi sono stati utilizzati in primo luogo gli atti di ultima volontà, come le donazioni mortis causa, i testamenti ed in particolare i legati in denaro per la costruzione delle sepolture, e parallelamente le iscrizioni sepolcrali reperite nelle chiese di Roma, pubblicate da Vincenzo Forcella.In this essay, through the peculiar perspective represented by female burials, and for a time span of about three generations, an attempt has been made to : a) evaluate women’s requests for a funeral function together with a “customized” burial and highlight their constitutive elements ; b) take note of men’s interest in creating sepulchral artifacts for the women of their family, wives, mothers, daughters ; III) Identify social categories involved in this phenomenon highlighting possible peculiarities ; c) reconstruct, as far as possible, family genealogies. In order to achieve these goals, the first sources were the last wills, such as mortis causa donations, testaments and in particular money endowments to build the tombs. Parallel to these documents information was obtained also from sepulchral inscriptions found in Rome’s churches, as published by Vincenzo Forcella