Intendo parlare qui della presenza continua del paesaggio, o di tratti paesistici, intorno all’io poetante nella poesia di Sereni, soprattutto nel primo Sereni, quello di Frontiera (1941), il Sereni del lago, dove predomina il tempo della natura, col ritmo delle stagioni e i colori autunnali, spesso foschi e torbidi, come in un presagio di sventura. Si veda Inverno a Luino, dove la calma rasserenante del luogo lacustre è rotta dagli elementi inquietanti del vento e dei fari della torpediniera..