« Un colpo di scopa su tutte le classi di emigrati » : esuli e sequestri nelle provincie austriache di Pavia, Lodi e Crema, Cremona, Mantova (1853-1854)

Il saggio punta a fornire un primo inquadramento delle direttive, degli organi amministrativi e delle procedure attraverso cui l'I.R. governo lombardo-veneto gestì il sequestro dei beni degli esuli politici nelle quattro provincie meridionali della Lombardia, all'indomani della rivolta del 6 febbraio 1853. La storiografia ha generalmente concluso che l'obiettivo di questa misura del governatore Radetzky era l'aristocrazia filosabauda in esilio ; un'indagine più approfondita, tuttavia, rivela che i fuorusciti lombardi colpiti da questi provvedimenti, nella prima fase, furono centinaia, la maggior parte dei quali piccoli borghesi o nullatenenti, di trascurabile o nessuna pericolosità politica : reduci, disertori, perfino emigrati in cerca di lavoro. Pur avendo conseguenze pratiche solo su poche decine di patrimoni, il sequestro si configurò inizialmente come un efficace strumento di rappresaglia indiscriminata, volto a seminare il terrore tra la popolazione del Lombardo-Veneto di tutte le classi sociali, almeno fino alla prima amnistia imperiale del 1854.The essay aims to give a first account of the guidelines, the bureaucracy and the procedures put together by the government of Lombardy-Venetia Kingdom, in order to seizure and manage the political exiles’ goods in the four southern provinces of Lombardy, after the 6th February 1853 revolt. As assessed by historians so far, Governor Radetzky's target was the pro-Piedmont aristocracy in exile. However, a deeper investigation reveals that, in a first phase, the Lombard emigrants involved were hundreds and, moreover, most of them were small bourgeois or paupers, not representing a true political danger: veterans, deserters and even migrant workers. Despite the seizure of goods had real effects only on few tens of patrimonies, it worked as a measure of massive retaliation, spreading fear among the Lombard and Venetian population of all social classes, at least until the first Imperial amnesty in 185