Sparse in vari luoghi della sua produzione, le facezie di Leonardo dimostrano la viva attrattiva esercitata sull’«omo sanza lettere» dal genere popolare delle brevi narrazioni giocose e dei motti di spirito. A partire già dagli anni ’90 del XV secolo, l’autore ha annotato sui suoi fogli testi che da una parte rivelano il suo interesse per l’ideazione burlesca e la battuta arguta, dall’altra testimoniano la tradizione e lo sviluppo quattrocentesco della produzione faceta nel territorio italiano e la sua fortuna alla corte del Moro. Il contributo si propone di analizzare le facezie di Leonardo, studiandone le caratteristiche sia nella loro peculiarità sia in relazione alle altre grandi raccolte del tempo