L'articolo anticipa alcuni risultati della monografia del 2000, approfondendo un aspetto che nella monografia è solo toccato: nella letteratura degli stessi 'perdigiorno' urbani di Helsinki tra il 1907 e il 1917, e in quella prodotta da altri scrittori svedesi di Finlandia a loro contemporanei, si sviluppa un'interessante tensione tra asfalto e zolla, tra l'assenza di prospettive del flaneur inetto e la nostalgia di un contatto perduto con il contado. Oltre le dimensioni universali e archetipiche di questo conflitto nella storia della civiltà, il problema si arricchisce qui delle coordinate politiche storiche, sociali e geografiche specifiche. I giovani perdigiorno, sradicati a Helsinki, sono rappresentanti di una svedesità di Finlandia che...