Gli storici della gastronomia sono soliti affermare che non esistette una cucina creativa ottomana, nonostante la quantità di prodotti a disposizione e i contatti con culture culinarie diverse. Le fonti che hanno dato luogo a una simile interpretazione sono certo degne di fede, eppure è possibile trovare anche altre testimonianze. Oltre ad alcuni ricettari antichi, esistono nomi di piatti, quantità di cibi acquistate per il palazzo imperiale o per grandi famiglie, calmieri di prezzi per le derrate alimentari, resoconti di processi e descrizioni di feste organizzate per celebrare i fasti dell’Impero e dimostrare così che il sultano era un padre amorevole che nutriva i suoi sudditi. Inoltre le fonti europee devono essere lette da un’angolatur...