Proprietà immobiliare e libera circolazione dei capitali tra diritto comunitario e diritto interno:annotazioni sul Grundverkehrsrecht austriaco

Secondo la Corte di Giustizia della Comunità Europea la norma nazionale che disponga l’inefficacia retroattiva di una compravendita immobiliare quale sanzione corrispondente al semplice deposito tardivo della documentazione dovuta relativamente ad acquisti di terreni edificati contrasta con il divieto di restrizioni ai movimenti di capitali tra Stati membri previsto dall’art. 56, n.1 CE. La decisione offre lo spunto per riflettere sull’evoluzione del rapporto tra competenze giudiziali comunitarie e nazionali circa il controllo di conformità di una fonte normativa ai principi ed alle norme rispettivamente dell’ordinamento comunitario e dell’ordinamento costituzionale interno. La pronuncia considerata mostra in particolare come le valutazioni di legittimità della Corte di Giustizia della Comunità Europea possano in alcuni casi assolvere ad una sostanziale supplenza di concorrenti valutazioni formulabili, ove debitamente interpellata, dalla Corte nazionale di legittimità delle leggi