Le relazioni universali. 3

Abbiamo lasciato Botero a met\ue0 tra l\u2019urgenza del viaggio nella sua contemporaneit\ue0 e i lacci dell\u2019ortodossia controriformistica. Lo abbiamo lasciato al termine di un opus magnum che tuttavia non era, per lui, concluso. Ritrovandolo alle prese con capitani illustri e discorsi agiografici da indirizzare al principe, abbiamo avvertito, fra le pagine delle Relazioni aggiuntive, che gli Stati e gli imperi e il mondo in cui essi interagivano continuavano a essere al centro delle sue riflessioni. La famosa Parte quinta ne \ue8 la dimostrazione. Perch\ue9 gli Stati e gli imperi nel mondo non stavano fermi ed \ue8 la loro mutevolezza geo-politica la chiave per comprendere il testo che qui si pubblica. Nelle parole dell\u2019autore: \uabal presente a scrivere la quinta parte mi son mosso, nella quale, senza uscir di questa inclita corte, io ho dato una scorsa a tutto il mondo et in esso le alterazioni degli Stati che da trenta o poco pi\uf9 anni in qua sono avvenute e le loro cagioni compreso e notato\ubb. L\u2019ultimo giro di Botero si snoda cos\uec, ancora, fra i quattro continenti cogniti alla ricerca dei cambiamenti pi\uf9 significativi e al vaglio degli equilibri confessionali, al tempo stesso causa e termometro di un\u2019instabilit\ue0 endemica, imprevedibile e pur sempre affascinante