Neurodegenerative diseases and cognitive stimulation : an aimed approach to the management of senile dementia

Background. All’interno dell’ambito delle malattie neurodegenerative, molti studi hanno posto l’accento sul fenomeno della demenza senile, in tutte le sue tipologie. Parallelamente a studi relativi ad Alzheimer, Demenza Vascolare, Demenza Fronto-Temporale, Demenza a corpi di Lewy ed altri, sono emersi anche studi relativi a terapie non farmacologiche per contrastare il rapido declino cognitivo del malato, condizione principale causata dalla demenza. Una di queste terapie è la ormai conosciuta “Stimolazione Cognitiva” (CST); strumento di grande importanza ed efficacia comprovata che ha come principale scopo il mantenimento cognitivo del malato, attraverso attività che lo coinvolgano all’interno di un gruppo di lavoro al fine di stimolarne le abilità mentali. Obiettivi. Lo studio si propone l’obiettivo di indagare l’effetto della stimolazione cognitiva (in termini di mantenimento dei punteggi cognitivi) avvenuta al Centro Disturbi Cognitivi e Demenze di Fidenza ed attesa da un singolo gruppo di pazienti affetti da demenza senile di grado lieve-moderato. Secondo obiettivo è quello di verificare se, all’interno delle singole dimensioni cognitive, vi siano funzioni che rispondano meglio alla terapia, mantenendo il loro punteggio, mentre altre decadano indicando una scarsa risposta. Metodi. Il campione (N=18è stato sottoposto a una batteria di 6 test al fine di indagare il livello cognitivo generale e i singoli domini cognitivi: Mini Mental State Examination; Rey Word Recognition Test; Rey – Osterrieth Complex Figure Test; Clock – Drawing Test; Test di Fluenza Verbale per categorie fonemiche; Test 2 di Matrici Attentive. Il campione ha atteso il ciclo di stimolazione cognitiva per un totale di 10 incontri e successivamente ha ripetuto la batteria di test per osservare un’eventuale differenza nei punteggi dopo la terapia. Risultati. Non è stata riscontrata una differenza significativa (p >0,05) tra i punteggi dei test eseguiti prima del ciclo di stimolazione e dopo. Non vi è differenza significativa né a livello cognitivo globale che a livello dominio-specifico. Conclusioni. I risultati sembrano suggerire l’efficacia a breve termine della terapia di Stimolazione Cognitiva. I risultati possono tuttavia solo definirsi parziali causa assenza di gruppo di controllo. Sembra inoltre che i singoli domini non beneficino in maniera diversa dalla stessa terapia: non è stato, infatti, riscontrato un decremento sostanziale dei punteggi in nessuno dei test effettuati