Il traduttore giuridico che intende ufficializzare la propria traduzione può farlo, alla stregua di un perito, asseverandola davanti a pubblico ufficiale e giurando "di aver bene e fedelmente adempiuto all'incarico affidato[gli] al solo scopo di far conoscere la verità". Questo implica che non sono soltanto i non specialisti a credere ancora che esista una traduzione fedele, ma che persino il legislatore stesso ritiene tutt'oggi che si possa parlare di buona traduzione, di traduzione eseguita fedelmente, e di verità del testo. Il concetto di traduzione fedele (tutt'altro che sterile, per dirla con Steiner) torna, e deve tornare quindi ad essere attuale nelle trattazioni scientifiche e teoriche, non soltanto perché il pubblico medio, il sens...