In pittura e scultura la raffigurazione di espressioni di danza assume ogni volta significati complessi che con difficoltà si lasciano costringere in schemi. Le interpretazioni visive possono costituire la fonte iconografica della danza a cui attinge liberamente il coreografo nel processo creativo che gli compete, come pure il danzatore quale interprete. In questa funzione esse entrano in una dinamica mnemonica e mentale che può apparire per lo più insondabile. Le raffigurazioni della danza necessitano per loro conto di uno sforzo di comprensione, di un vaglio critico e della ricostruzione del contesto d’appartenenza, a maggior ragione e in modo particolare per il fatto che rivolgono l’attenzione a un’altra forma artistica. Si propone perta...