La scelta di dedicare il secondo convegno in ricordo di Umberto Artioli alla dicotomia, ma anche all’intersezione tra luoghi – fisici e mentali – in cui si realizzano meccanismi di costrizione o di felice liberazione da vincoli coercitivi, o dove i due poli si confrontano, si sovrappongono e talvolta giungono a confondersi, è nata dal desiderio di mettere in luce uno dei numerosi “doppi” significativi che emergono dai suoi studi. Dalla meditazione sugli spazi scenici e drammaturgici nascono riflessioni che evidenziano la natura anfibia del teatro, gravida di potenzialità allegoriche, simboliche e metaforiche, e contemporaneamente arte che vive nella sua concretezza materiale, sempre in bilico tra la propria specificità e l’apertura alla co...