l'articolo esamina la posizione dei Caldei in età romana alla luce della documentazione vicino orientale sullo studio del cielo e le conoscenze astronomiche acquisite in tale area e successivamente trasmesse al mondo mediterraneo; valuta altresì come conoscenze e atteggiamenti che caratterizzano il pensiero mesopotamico abbiano lasciato tracce nella filosofia ellenistica
Quod negavit Ballus, negant atomistae? Atomismo ed «eresia eucaristica» da Galileo a Cartesio Nel pr...
Il saggio affronta il nodo portante della mostra, vale a dire quanto e come la presenza e l'attività...
Caucaso e Atlante sono concepiti nel Prometeo di Eschilo come limiti estremi della terra, secondo un...
none1noDopo avere mostrato come la storia della scienza sia inestricabilmente intrecciata con la sto...
In questo contributo mi occupo del movimento dei corpi celesti e della loro funzione e relazione con...
Come si concepiva, nell’antica Mesopotamia, il rapporto tra l’ordine assoluto delle quantità numeric...
Sono presentati alcuni luoghi di Roma nella loro peculiarità di luoghi legati alla storia dell'Astro...
Il magistero di Galilei rivive nella lezione di metodo e nella scrittura, da Castelli a Viviani, a R...
Il saggio tratta delle complesse interazioni fra l'astrologia di età romana e tutte le coeve forme d...
none1noDescrizione critico-filologica della cosmografia e della uranografia iranica con particolare ...
L'articolo presenta in modo sistematico la cosmologia mazdaica nel corso della sua evoluzone storica...
Perché i fondatori di Roma si insediarono sui Sette Colli? Quali processi generarono le erte colline...
Il saggio si sofferma su alcune riprese lucreziane nel Novecento, in latino e in dialetto. In partic...
Secondo una celebre immagine dell’antica cosmologia pitagorica, nota come armonia delle sfere, ciasc...
Il mondo iranico, durante il governo della monarchia sasanide (226-651 d.C.), si trovò ad occupare u...
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