L’opera Il passaggio dai primi principi metafisici della scienza della natura alla fisica, il cosiddetto Opus postumum di Immanuel Kant è, come è noto, un manoscritto composto di una lunga serie di abbozzi, spesso intercalati da annotazioni che non sempre hanno a che fare con l’argomento trattato nella pagina considerata. Tuttavia è possibile dire con una certa precisione che questi appunti contengono l’impalcatura di un’opera ben precisa a cui Kant stava lavorando negli ultimi otto anni della sua vita. La novità contenuta in queste pagine si evidenzia, a mio avviso, nel modo originale con cui viene affrontato il problema dell’etere. Infatti Kant, come vedremo, nelle sue opere precedenti aveva sempre considerato l’etere solo come un’ipotes...