La clausola compromissoria e il collegamento negoziale

La clausola compromissoria viene inserita nel corpus di numerosi accordi. La situazione si complica quando successivamente al primo contratto viene stipulato un contratto collegato, con il quale si dà esecuzione al primo, si modifica o si estingue il contratto principale o il rapporto in esso disciplinato. Qual è la sorte della clausola compromissoria? Se nulla viene precisato nel contratto collegato relativamente alla operatività o meno della clausola arbitrale per tutte le controversie attinenti all’intera fattispecie, cioè all’insieme dei rapporti disciplinati dai contratti collegati, non può sostenersi sic et sempliciter un’espansione della clausola arbitrale oltre i confini dell’atto che la contiene, in ragione del collegamento negoziale, in quanto la deroga alla giurisdizione statale richiede un consenso in tal senso manifestato dalle parti contendenti. Lo scritto ha l’obiettivo di analizzare le soluzioni interpretative offerte dalla (seppur rara) giurisprudenza e dalla dottrina, in materia di estensibilità oggettiva della clausola compromissoria in presenza di un collegamento negoziale, quando il contratto collegato presenta una formulazione incerta, imprecisa o lacunosa della volontà delle parti in merito. Questo contributo limita l’oggetto della propria analisi ai contratti stipulati dalle medesime parti in contesa, passando in rassegna i differenti esiti ermeneutici a seconda della natura del contratto successivo (esecutivi di accordi quadro, contratti complementari, contratti definitivi, negozi novativi, modificativi, estintivi non novativi, transattivi)