Lo scritto commenta l'ordinanza n. 207/2018 della Corte costituzuionale italiana in tema di aiuto al suicidio: Viene valutato criticamente l'assunto secondo cui già la legge n. 219/2017 avrebbe ammesso un ambito di cooperazione del medico all'intento del paziente di provocare la propria morte. Di una simile apertura si evidenzia, in particolare, il rischio dell'induzione, per ragioni economiche, di soggetti deboli a optare per la scelta di procurarsi la morte. Si ritiene che debba rimanere fermo il punto di equilibrio realizzato dalla legge n. 219/2017, che subordina al consenso del malato l'attivazione o la prosecuione di trattamenti sanitari, garantendo nel contempo al medesimo il diritto di non soffrire (anche ricorrendo nella fase che p...