Il saggio analizza la presenza di musulmani a Napoli durante il Cinquecento, quando la capitale vive una profonda trasformazione urbanistica, che è vincolata alla immigrazione di comunità esogene e al conflitto contro il Turco. Le ostilità tra la Casa d’Austria e la Sublime Porta condizionano inevitabilmente la vita dei maomettani, che appartengono a tre grandi categorie: schiavi, franchi o esuli. Secondo la propria condizione gli islamici occupano diversi spazi cittadini. I musulmani di Napoli rispondono alle pressioni sociali, politiche e religiose con soluzioni personali come la redenzione, la fuga o la conversione al cattolicesimo. La fama della città, la guerra al sultano e il numero copioso di maomettani costringono le autorità ispani...