Le dimore gentilizie romane, a cominciare dalla celebre Galleria Colonna in fase di allestimento nei primi anni del Settecento, divengono per i Buonaccorsi, secondo quanto attestato dalle fonti archivistiche, un punto imprescindibile di riferimento nell’ambizione di ricalcarne gusto e fasti, nell’ottica di un rispecchiamento sociale e mondano, oltre che culturale. Per cercare di cogliere e motivare il duplice aspetto di tale emulazione, ci si avvarrà nel saggio del Mercurio Errante di Pietro Rossini, nella riedizione, la terza, del 1715 e dell’itinerario romano del giovane anglosassone Thomas Coke, presente a Roma tra il 1714 e il 1717. Fatte salve le profonde differenze culturali tra un lord inglese di fede protestante e un nobile d...