Durante gli anni compresi fra i primi Quaranta e il 1957, la fedeltà di Lombardi – dirigente azionista e poi socialista – agli ideali dell’europeismo non venne mai meno, ma dovette confrontarsi con la costituzione di un’Europa molto diversa da quella inizialmente auspicata. All’opposizione nei confronti delle prime istituzioni comuni (CECA e CED), viste come inevitabilmente legate al Patto atlantico, fece seguito la sua apertura rispetto alla CEE: tale mutamento si spiega, però, più con l’intento di sfruttare l’ingresso nel Mercato comune per sbloccare la situazione politica e favorire alcune riforme nel contesto italiano, che con un’adesione complessiva al progetto europeo per come esso si andava configurando