Nella città contemporanea il dibattito sui “beni comuni” è evidentemente legato alla necessità di ridiscutere la fornitura pubblica di servizi e infrastrutture, aprendosi a nuovi organismi insorgenti nelle comunità locali. Oggi l'inefficacia delle formule di regolamentazione tradizionali imbrigliano le organizzazioni sociali in formule rigide incapaci di rispondere ad efficaci regimi di produzione. In particolare il sistema normativo ha spesso impedito una diffusione su larga scala di nuovi esperimenti istituzionali da parte degli attori privati, considerandoli come marginali, più indirizzati a soddisfare solamente i propri interessi che quelli “comuni”. Il contributo proposto mira a investigare le caratteristiche ed il funzionamento d...