Lo studio analizza come, nell’ambito del “lavoro agile”, disciplinato dalla legge n. 81 del 2017, il potere direttivo, di controllo e disciplinare del datore di lavoro assumano una singolare fisionomia regolativa, il che può essere ricondotto al più generale processo di destrutturazione del concetto di subordinazione cui oggi si sta assistendo. In particolare, nel lavoro agile viene sovvertito - se non proprio la natura unilaterale dei tre poteri tipici del datore di lavoro - quantomeno il loro modello di declinazione, il loro modo di tradursi nella concreta dinamica del rapporto. Il lavoro agile poi viene esaminato in rapporto alla fattispecie esattamente speculare ad esso, vale a dire le collaborazioni eterorganizzate di cui all’art. 2 de...