Sulla prima attività di Nicolò dell'Abate: gli anni 1530-1548

La tesi analizza la prima attività del pittore modenese Nicolò dell'Abate, in un percorso che lo vede attivo, in un possibile ordine cronologico proposto, a Bologna, Pesaro, Reggio Emilia, Modena, Scandiano, Soragna, Busseto, Sassuolo e infine nuovamente a Modena. Punto di partenza, e strumento indispensabile per la ricerca, è stato il catalogo edito nel 2005 da parte di Sylvie Béguin e Francesca Piccinini, "Nicolò dell'Abate, storie dipinte da Modena a Fontainebleau". Da questo emergevano come particolarmente problematici gli anni della formazione, spesso definiti 'eclettici', poco coerenti tra loro. Al contrario, la ricostruzione proposta punta a mostrare una linea di sviluppo univoca, alle strette dipendenze da Antonio Begarelli. Ne emerge una figura slegata al ferrarese Dosso Dossi, ben radicata al suo - singolare - contesto modenese, e intenta nella riflessione, poco scontata, della traduzione da arte plastica a pittorica