La testina è scarsamente lavorata e poco curata nella parte posteriore: viene con molta probabilità da un sarcofago. Insistente e approfondito l'uso del trapano che ha scavato la pietra, rendendone l'aspetto quasi diafano. Il soggetto è un giovane satiro con i lineamenti stravolti dallo stato orgiastico. Questa iconografia ricorda le figure di contorno dei cortei dionisiaci quali appaiono in sarcofagi con queste rappresentazioni, databili tra la seconda metà del II sec. e il III sec. d.C. De Paoli per questa testina e per la MB107 propone una provenienza locale