Busto in marmo eseguito in epoca rinascimentale identificato nell'Inventario come Giulio Cesare, anche se i caratteri fisionomici non mostrano corrispondenze con le immagini sia antiche che rinascimentali del condottiero romano. Stilisticamente è molto vicino ad un altro ritratto della collezione Benavides identificato come Giulia di Tito (MB84), anch'esso riconducibile ad una produzione "all'antica", piuttosto modesta, e attribuibile alla medesima mano o bottega. L'Inventario colloca il marmo in esame nel "gabineto sive studiolo" del palazzo Mantova Benavides dove erano conservati gli oggetti più cari al proprietario, fra cui immagini di personaggi illustri del passato portatori di valori positivi condivisi dalla cultura umanista