Questa è una delle teste più problematiche dell’intera collezione a livello di ricostruzione degli intrecci tecnici e iconografici. Non è ancora stato possibile individuare, nel panorama della ritrattistica antica e rinascimentale, un originale a tutto tondo; è solo possibile riconoscere numerosi caratteri fisionomici in comune con il profilo di Claudio Marcello presente su un denario d'argento tardo repubblicano, suggerendo una rielaborazione tridimensionale dell'immagine monetale. Il gesso patavino, inoltre, è stato utilizzato a sua volta come modello: sul piano iconografico è evidente una netta somiglianza con le sembianze di Marco Claudio Marcello nell'affresco della Sala dei Giganti (1539-1541) particolare che fornisce un termine ante ...