La pregnanza di motivazioni di tipo simbolico (e perfino religioso) non costituisce una rarità nella storia delle tecnologie musicali europee basate sull’elettricità o l’elettronica, che ha origine nelle prime invenzioni settecentesche di tastiere elettrificate (talvolta anche in grado di produrre colori in relazione alle note musicali) costruite da gesuiti, teologi, teorici della magia naturale, ispirandosi dichiaratamente ora all’estasi dionisiaca, ora ai fenomeni sinestesici. Questa adesione fra ricerca tecnologica e produzione simbolica è stata poi in modo diverso riproposta nel corso del Novecento da Futurismo, Bauhaus, Espressionismo astratto; e anche la ricerca di suoni inauditi costituisce un’utopia tipicamente europea, rilanciata n...