L’articolo mette in luce, per la prima volta negli studi danteschi, alcune importanti intertestualità, entro la “Commedia”, dal “De miraculis” di Pietro il Venerabile (di tradizione limitata in Italia ma che Dante deve aver conosciuto per il tramite dell’amicizia palesata verso Pietro e dei riferimenti a questi contenuti nelle lettere di san Bernardo), con particolare riguardo alla demonologia esposta nella suddetta raccolta del cluniacense. Evidenti e notevoli appaiono le affinità con alcuni luoghi dell’”Inferno” dantesco, tra gli altri in particolare col canto di Ciacco, coi canti di Malebolge, con quello degli ipocriti (e qui l’analisi si sviluppa, per il motivo della “tarnkappe”, anche attraverso il confronto con un passo celebre, eppur...