Il lavoro va oggi ripensato, perché va guardato all’interno di un mondo antropologico in cui c’è necessità di produrre richezza, di realizzare giustizia, di esprimere verità. In un tale contesto, il lavoro e l’attività creativa vanno messi in corrispondenza biunivoca con la scienza e la filosofia e, d’altra parte, all’interno di queste cooordinate, va ripensato il rapporto con la ricchezza, col potere e con la verità. Se si considerano le tre coordiante essenziali della persona, può realizzarsi uno sguardo che, contrariamente alla direzione in cui si muove il mondo contemporaneo, fa emergere tre livelli della verità: la verità come rivelazione di quanto ontologicamente ci precede e ci sottende, la verità come espressione di ciò che si è, la...