Contratti pubblici e politiche di liberalizzazione: il contratto di disponibilità

Il legislatore, negli ultimi anni, ha cercato di percorrere la strada della liberalizzazione non solo con riguardo a settori a tradizionale spinta liberalizzatrice (dall’edilizia alle attività commerciali), ma investendo la materia degli appalti pubblici per ricavarne una più ampia apertura concorrenziale. I recenti innesti normativi intendono restituire la misura di un coinvolgimento del privato che vada oltre il tradizionale modello di realizzazione di opere pubbliche, attraverso strumenti più evoluti che attingono alle risorse del privato in punto di proprietà delle aree di intervento e di mezzi per realizzarle. In questa dimensione si inserisce l’istituto del contratto di disponibilità, introdotto nel nostro sistema con il decreto legge n. 1 del 24 gennaio 2012 (art. 44), da intendersi quale strumento negoziale mediante il quale, a fronte di un corrispettivo, sono affidate a un privato la costruzione e la messa a disposizione a favore dell’amministrazione aggiudicatrice di un’opera di proprietà privata ma destinata all’esercizio di un pubblico servizi