La concezione della lingua in Platone

Il tema di quest’elaborato riguarda la concezione della lingua nell’opera di Platone. Leggendo e studiando la bibliografia scelta ho studiato gli aspetti differenti di questa problematica. Platone è uno dei filosofi antichi più distinti e la su opera è importante anche per la linguistica come scienza che si occupa della lingua e degli aspetti della lingua. Platone è uno dei filosofi che tenta di spiegare il concetto della lingua. Secondo lui ed altri filosofi greci la questione linguistica più importante riguarda in quale modo le cose ottengono i nomi e in quale rapporto stanno le cose e le parole. Nel suo dialogo Kratil, Platone discute le due tesi. La prima dice che i nomi avevano la sua verificazione naturale e primaria ed altra che ogni nome è formato con un accordo tra la gente. Tutti i nomi servono come mezzo per l'azione e communicazione. Il tema centrale dell'opera platonica è il problema della giustizia, dell'organizzazione dello stato e del bene comune. La visione politica nella lingua di Platone significa il modo di concepire la convivenza come un perfetto meccanismo socio- antropologico che è regolato dalle norme di comportamento che sono precise e improntate al rispetto assoluto degli ideali di giustizia, bene e verità. I critici dell’opera di Platone erano Karl Popper e Hannah Arendt. Loro estendono la propria critica ad ogni storicismo e al passato, ma anche alla disgregazione di concezione unitaria del logos, per il quale non era possibile distinguere nell'uomo l'animale razionale e l'animale politico. Platone discute anche le idee del Bene, della Virtù e della Felicità che coincidono. Così, solo la conoscenza del vero bene è garanzia della vera felicità e della vera Virtù. Secondo Platone, le idee sono la vera realtà, mentre le cose sensibili sono le loro copie imperfette. Le cose imitano le idee e costituiscono l'essenza perfetta e vera dei fenomeni mondani. L’uomo possiede le idee ed esse possono essere richiamate alla mente con un aiuto esterno. Platone parla anche della dottrina delle costituzioni che significa varie forme di costituzione statale che sono la timocrazia, oligarchia, democrazia e tirannide. Quando si parla della giustizia, Platone dice che questa idea consiste nell'accordo ordinato delle tre parti dell'anima e questa concezione permette a Platone di descrivere l'uomo in modo più unitario e organico. E alla fine, si può dire che il pensiero platonico sia una “metafisica” ed un sistema aperto, ma anche una filosofia che si può interpretare a seconda dal punto di vista da cui si osserva. In tutto questo, il dialogo scritto è la cosa più importante