La funzione Milano nella "poetica editoriale" di Elio Vittorini

Il sintagma \u201cpoetica editoriale\u201d contenuto nel titolo \ue8 stato volutamente posto tra virgolette nella consapevolezza della natura spuria dell\u2019accostamento di due termini che tradizionalmente appartengono ad ambiti diversi: eppure avvicinare queste parole non \ue8 un gioco retorico fine a se stesso, quanto piuttosto la sintesi di una caratteristica costituiva del lavoro intellettuale di Elio Vittorini, il quale agisce e si muove all\u2019interno del sistema editoriale dei decenni centrali del secolo scorso, partendo dalla specifica posizione di letterato-editore, attraverso la quale pu\uf2 precisare e mettere alla prova la propria idea di letteratura, di scrittura e dunque la propria poetica. Il contributo dunque stringer l\u2019attenzione sul rapporto fra lo scrittore di Siracusa e la citt\ue0 di Milano, dove Vittorini si trasfer\uec nell\u2019inverno del 1938-1939 e dove rest\uf2 fino a quando mor\uec il 12 febbraio del 1966, perch\ue9 Vittorini \u2013 di fatto \u2013 \u201cdiventa\u201d letterato-editore solo quando arriva a Milano e anche la sua poetica raggiunge la prima fondamentale maturazione dopo l\u2019incontro con questa citt\ue0 e, di nuovo, \ue8 dentro la citt\ue0 di Milano che questa stessa poetica cambia progressivamente