Nel 1490 arrivò nel convento di San Marco di Firenze il frate domenicano Girolamo Savonarola, che in breve tempo si fece notare per la sua appassionata predicazione e per la sua azione di riforma religiosa, politica e sociale. Fino al 1498, quando fu impiccato e arso sul rogo, Savonarola fu il grande protagonista di una stagione intensa e controversa, e nel bene e nel male polarizzò su di sé l’attenzione dei fiorentini. Il suo impatto sulla vita cittadina fu talmente forte che attorno a lui si formò un vero e proprio movimento savonaroliano, e che la sua morte non bastò a cancellare la sua eredità religiosa, politica e culturale. Le autorità civili ed ecclesiastiche misero in atto divieti e condanne per sopprimere la memoria del domenicano ...