Commento agli artt. 2135-2140 c.c.

Il commento ha ad oggetto l’analisi della disciplina codicistica relativa all'impresa agricola e focalizza l’attenzione sulla nuova formulazione dell’art. 2135 ad opera del d. lgs. 18 maggio 2001, n. 228 e sul conseguente ampliamento del campo di applicazione dello statuto dell’imprenditore agricolo, sulla specificità dell’impresa agricola in particolare sull’amplissimo ed in costante aumento numero di regole speciali, dettate per l’agricoltura, in sede nazionale, dell’Unione europea, ed internazionale, evidenziando le innovazioni apportate dalla nuova formulazione dell’art. 2135, alla luce dei più significativi orientamenti dottrinali e giurisprudenziali. In particolare si sofferma sull’accoglimento del criterio agrobiologico, sulla formula «fase necessaria del ciclo biologico», sul collegamento potenziale e/o virtuale dell’impresa agraria con il fondo, il bosco, le acque dolci, salmastre o salate, sulle attività essenzialmente agricole, sulle attività connesse tipiche e atipiche, sulle attività di fornitura di servizi, sulle qualifiche soggettive, sul tema dell’mprenditore agricolo e le procedure concorsuali. Il contributo si estende anche all’esame della definizione di imprenditore ittico fino alla riforma del 2012 e dopo la riforma del 2012, nonché sull’attività dell’acquacoltore dopo la riforma del 2012. Viene quindi messa in luce l’evoluzione, e, in alcuni casi, la implicita abrogazione, di alcune delle altre norme codicistiche relative all’imprenditore agricolo, ad opera della legislazione speciale