Nella prima metà del XX secolo Milano costituisce centro privilegiato delle sperimentazioni sull’architettura residenziale specificatamente pensata e progettata per i ceti più deboli e per la forza lavoro operaia impiegata nelle grandi fabbriche costruite all’interno e all’intorno della città. Essa rappresenta un consolidato centro economico europeo nel quale si concentrano i capitali bancari del risparmio e del mondo assicurativo interessati ad investire “nel mattone” e come vivace luogo di mediazione tra le differenti classi sociali. Crogiolo pluridisciplinare di saperi, in cui convivono eterogenee espressioni dell’edilizia cooperativistica, dell’imprenditoria residenziale e della cultura politecnico-architettonica, Milano diviene anche i...