The interrupted city. Dividing and connecting

“Interrupted city” è una iniziativa culturale itinerante che prende dichiaratamente spunto dalla “Roma Interrotta” ideata da Piero Sartogo nel lontano 1974. A suo modo si tratta di un omaggio all’inventore di quel progetto culturale basato sulla Pianta grande di Roma di Giambattista Nolli. Nel 2017 Tom Rankin, Paolo Pineschi e Alessandro Camiz hanno fondato tale proposta con il preciso intento di affrontare un preciso tema progettuale, quello della città interrotta. A partire dalla città di Nicosia, la capitale divisa di Cipro, il seminario itinerante si è svolto nelle diverse sedi, in modo da estendere la questione della divisione al tema più inclusivo dell’interruzione. Quell’interruzione che dal moderno in poi ha caratterizzato la crescita delle città, un’interruzione organica alla crisi moderna, un’interruzione che si legge chiaramente nei tessuti edilizi delle nostre città. “Interrupted city” ha indagato pertanto i punti di contatto attraverso la divisione di Nicosia a Cipro rappresentando un possibile dialogo con i nuovi potenziali relativi all’attraversamento della Buffer Zone, ripensando il ruolo dei checkpoint . Questa ricerca ha affermato il senso temporaneo della separazione, indagando gli strumenti per identificare i fattori dinamici ed evolutivi, superando la condizione attuale della città interrotta . Tra le diverse iniziative svolte fino ad ora, occorre ricordare il seminario fondativo dal titolo “limiting the edge”, svolto alla Iowa State University, Rome Center, il tre marzo 2018, il seminario internazionale “Buffer zones and divided cities” tenutosi alla Facoltà di Ingegneria di “Sapienza” Università di Roma il 14 Giugno 2018, e infine questa discussione camerte “The interrupted city. Dividing and connecting” che abbiamo organizzato nell’ambito del XXVIII Seminario internazionale e Premio di Architettura e Cultura Urbana “La Nuova Architettura” a Camerino il tre agosto 2018