<Note>Giustizia nel comune dell'Italia medievale : Conflitti e risoluzioni giudiziarie

Nel Duecento in ogni centro cittadino dell'Italia centro-settentrionale la giustizia dei comuni avevano un ruolo ben preciso per quanto riguarda il mantenimento dell'ordine e la risoluzione delle dispute. Tradizionalmente, gli storici del diritto hanno dato grande rilievo al concetto di ordine pubblico e alla procedura penale e hanno colto segni premonitori dello Stato moderno all'interno du tale innovativo stile di sistema giudiziario. D'altro canto, negli ultimi anni i ricercatori, che hanno come oggetto dei loro studi le dispute e la risoluzione di esse, hanno osservato il sistema giudiziario del tempo tramite il punto di vista delle parti interessate nelle dispute, usando i metodi dell'antropologia giuridica. In questa interpretazione la giustizia del comune, nello svolgersi delle dispute fra le parti in causa, e stata cosi interpretata come luogo di scontro e negoziato fra le parti. Nel mio lavoro ho esaminato il sistema giuridiziario dei comuni nell'Italia medievale in un contesto di crescita degli stessi a livello politico e non secondo i punti di vista fino ad oggi dominanti, che li hanno considerati come traccia iniziale dello Stato moderno o come una parte delle strategie che avvenivano nello svolgersi delle dispute fra le parti. Ho evidenziato che nel Duecento il comune, che era solo collettivita del ceto dirigente, ricorreva insistentemente a misure giuridiche per esercitare la sua influenza sull'intera citta e governava di fatto la societa, autolegittimandosi. In particolare, ho dato rilievo al potere riorganizzativo dell'ordine esistente nella pratica della risoluzione dei conflitti giuridici del tempo e ho cosi osservato la relazione fra il potere politico e la giustizia. Nel primo capitolo ho esaminato l'aspetto della giustizia fino a meta del Duecento. In quel tempo la corte comunale non era luogo di giudizio emesso dal giudice, ma veniva utilizzata dalle parti contendenti in quanto luogo di negoziato e arbitrato. Tale carattere della giustizia rispecchiava la societa nella quale le azioni reciproche delle parti al di fuori del processo giuridico avevano effetti anche nel sistema del mantenimento dell'ordine attraverso negoziati e trattative. Tuttavia, anche se nella corte comunale tale logica al di fuori del processo giuridico favoriva la risoluzione delle dispute, questa costituisce un momento importante di riorganizzazione delle relazioni tra le parti interessate e il comune; pertanto la pratica della risoluzione delle dispute aveva un grande significato per la legittimazione del comune. In seguito alla pratica della risoluzione giuridica della disputa, il comune poteva diventare il tutore della parte interessate e della societa locale attraverso l'approvazione reciproca. Nel secondo capitolo ho esaminato la giustizia criminale a partire dalla seconda meta del Duecento Prima di tutto, nego il pensiero che considerava il concetto di pace pubblica come il segno della nascita del Stato moderno, osservando attentamente che questo concetto era inventato dal "popolo" per escludere i magnati nel corso della lotta politica. Pero questa giustizia ci forniva un nuovo mezzo per la legittimazione non solo del nuovo ceto dirigente, ma anche del comune come organo che governava la societa cittadina. Tuttavia il comune, pur utilizzando questo nuovo di concetto di giustizia, la gestiva in base alla logica esistente del mantenimento dell'ordine attraverso l'approvazione reciproca. Quindi, il comune non era autorita che governava dall'alto la societa come lo Stato moderno ma era una forma di potere radicata nella societa. Come detto fin qui, per il comune, che tentava di governare di fatto la societa cittadina nel Duecento, la giustizia aveva la funzione di riorganizzare l'ordine esistente in un assetto che vedeva il comune fulcro della societa. Anche la giustizia medievale che si svolgeva attraverso l'approvazione reciproca tra comune e societa, riconoscendo la pratica sociale esistente della risoluzione del conflitto, pur non ponendo il comune autorita super partes come avviene nello Stato moderno, lo promuove comunque al centro della societa