La tempera su tavola dal titolo Carso e Timavo venne presentata con successo al pubblico tra il settembre e il novembre del 1957 alla XII Biennale d’Arte Triveneta di Padova. Il pittore aveva scelto l’opera come la più rappresentativa da esporre, tanto da affiancarle solo altri due lavori come La cava e Composizione, ovvero corollari al dipinto entrato poi nelle collezioni d’arte dell’Università di Trieste. Evidentemente pure la commissione – guidata da un Giuseppe Marchiori apertamente polemico, tanto da far scrivere nel verbale d’ammissione “ha deprecato l’atteggiamento ostile degli artisti veneziani, i quali hanno male interpretato la decisione della commissione” e lo scultore Marcello Mascherini – giudicò il lavoro di De Cillia d’elevat...