Le ciste prenestine costituiscono una testimonianza privilegiata per gettare luce sugli aspetti culturali di una città laziale di IV-III secolo a.C, Roma compresa. Si tratta del momento in cui la città riformata elabora una sorta di rifondazione culturale in cui convengono elementi indigeni ed ellenizzanti di età arcaica, la nuova influenza ateniese, i riflessi del mondo magno-greco a partire da Taranto. L'analisi sistematica dei fregi figurati delle ciste permette di mettere in evidenza una paideia relativa all'uomo e alla donna funzionale alle aspettative della nuova polis. In particolare i miti che vediamo qui riutilizzati vengono piegati a illustrare il percorso dell'efebo tra atletismo e valore guerriero, la virtus eroica ora accessib...