Il TSO per malattia mentale: uno specchio di alcune tensioni dell’ordinamento giuridico italiano

In questo saggio mi occuper\uf2 della disciplina del trattamento sanitario obbligatorio (d\u2019ora in poi \u201ctso\u201d) per malattia mentale, al fine di svolgere alcune considerazioni su una tensione che mi pare permeare l\u2019ordinamento giuridico italiano attuale e che riguarda due impostazioni, due gerarchie assiologiche, tra loro incompatibili, ma entrambe ancora compresenti nel diritto italiano vigente. Da un lato, molte norme giuridiche ancora in vigore rispondono a un\u2019impostazione di stampo paternalista e, in questo senso, illiberale, incentrata sulla totale indisponibilit\ue0 di beni fondamentali, quali la vita, la salute e l\u2019integrit\ue0 fisica. Dall\u2019altro lato, nel nostro ordinamento si sta assistendo, da non pochi anni, a una crescente valorizzazione del valore dell\u2019autonomia personale, in base ad un\u2019impostazione tipicamente liberale, che assegna un ruolo preminente al rispetto delle libere determinazioni del persona, adulta, informata e capace, almeno tutte le volte in cui ci\uf2 non produca un danno a terzi.In questo saggio cercher\uf2 di dimostrare come questa tensione tra tutela assoluta della vita e della salute, da un lato, e rispetto dall\u2019autonomia personale, dall\u2019altro, si rifletta in modo significativo nella disciplina del tso per malattia mentale, e come essa non sia superabile in via interpretativa, ma richieda, invece, un intervento legislativo. In particolare, intendo sostenere le seguenti tesi: (i) che l\u2019art. 32/2 Cost. nella sua impostazione originaria, ossia secondo un\u2019interpretazione originalista, accoglie una concezione illiberale che, sia pure con alcuni limiti, permette al legislatore di disporre una totale compressione del valore dell\u2019autonomia personale a favore del bene salute (\ua72); (ii) che \ue8 possibile, e, anzi, \ue8 stato proposta dalla dottrina e accolta dalla giurisprudenza, un\u2019interpretazione evolutiva dell\u2019art.32/2 Cost., tendente ad armonizzare il significato di tale disposizione col crescente ruolo assunto nel nostro ordinamento dal principio di autonomia (\ua7\ua73, 4); (iii) che tale interpretazione evolutiva del testo costituzionale non \ue8, per\uf2, idonea a guidare un\u2019interpretazione costituzionalmente orientata della disciplina in tema di tso per malattia mentale, ma, semmai, ne evidenzia le interne, insuperabili tensioni, che non sono che un riflesso della generale tensione che caratterizza il nostro ordinamento (\ua73, 4); (iv) che ci\uf2 non esclude, ma, anzi, rende quanto mai necessario un intervento di riforma legislativa e, al riguardo, avanzer\uf2 alcune proposte de jure condendo (\ua75)