1238 : da prigioniero di guerra a educatore di cittadini

Nel 1238, durante uno dei tanti assedi mossi dall\u2019imperatore Federico II contro i comuni italiani nuovamente ribelli e aderenti alla seconda Lega lombarda, venne fatto prigioniero il giudice Albertano, uomo politico di Brescia in quel momento impegnato come capitano delle milizie nel feudo di Gavardo. Albertano venne condotto in carcere a Cremona, citt\ue0 filo-imperiale, dove rimase finch\ue9 Brescia non pag\uf2 un riscatto per la liberazione sua e di altri concittadini. In carcere, Albertano si concentr\uf2 per la prima volta sulla scrittura di un trattato, il Liber de Amore et dilectione Dei et proximi. L\u2019attivit\ue0 letteraria era una frequente occupazione nei periodi di cattivit\ue0: in questo modo, nelle carceri genovesi, nacque ad esempio Il Milione, dettato e scritto da due prigionieri di guerra della citt\ue0 ligure, il veneziano Marco Polo e il pisano Rustichello. Nel caso di Albertano, il periodo di prigionia signific\uf2 anche un drastico cambiamento esistenziale: liberato dal carcere e tornato a Brescia, il giudice dirad\uf2 progressivamente i suoi incarichi pubblici per dedicarsi quasi totalmente all\u2019attivit\ue0 letteraria. Al primo trattato scritto in carcere, se ne aggiunsero infatti altri due: il Liber de doctrina dicendi et tacendi nel 1245 e il Liber consolationis et consilii nel 1246; a questi lavori si accompagn\uf2 la composizione di una serie di sermoni, scritti per i confratelli e colleghi causidici e notai di due associazioni devozionali di Genova e di Brescia. Queste opere, sia nella loro originaria compilazione in latino sia nei numerosi volgarizzamenti che conobbero in tutta Europa, furono dei veri e propri \u201cbest seller\u201d. Conobbero infatti una diffusione ubiqua e duratura presso una platea ampia e diversificata che via via si ampli\uf2 dalla cerchia pi\uf9 ristretta delle \ue9lites professionali dei comuni italiani al pubblico pi\uf9 vasto di laici \u201cassetati\u201d di etica e di ammaestramenti religiosi. La notoriet\ue0 di questi testi fu immensa per arrivare sino ai giorni nostri. Inserito tra le figure chiave del medioevo in una recente Enciclopedia inglese, e nel data-base delle opere cattoliche fra gli scrittori di filosofia, conta di un sito on line a lui dedicato, ideato da Angus Graham. Da ultimo lo troviamo protagonista di una serie di romanzi gialli, di cui \ue8 autore Enrico Giustacchini, ambientati nella Brescia del Duecento, dove ricopre il ruolo del detective. Ma perch\ue9 Albertano piacque e piace ancora cos\uec tanto? Quali le ragioni di questo successo internazionale? Il contributo si propone di dare una risposta a questa domanda