Raccontarsi bilingue : "Le Vie di New York" di Martino Iasoni

Le Vie di New York. Ricordi di Giovent\uf9 1906-1924, \ue8 il titolo di un diario manoscritto (pubblicato solo in misura parziale nel 1990) dell\u2019artista figurativo Martino Iasoni, emigrato a sei anni a New York da Corchia, in provincia di Parma. Nel 1935-36, tornato in Italia ormai da un decennio e ripresa la vita agricola, Iasoni scrisse questi ricordi della sua esperienza di bimbo emigrato e di giovane apprendista artista nella grande metropoli, iscritto, nel pieno dei roaring Twenties, alla celebre Art Students League (dove ebbe compagni come Alexander Calder e Otto Soglow, e come maestri John Sloan e Robert Henri). Per l\u2019intensit\ue0 del coinvolgimento personale, per la vivacit\ue0 delle descrizioni della grande metropoli e dei ritratti dei tanti personaggi incontrati, per la sorprendente e rivelatrice veste bilingue italiano/inglese, e \u2013 non da ultimo \u2013 per il dialogo, di forte impatto, che si instaura fra il testo scritto e le numerose bellissime illustrazioni, Le Vie di New York costituisce un esempio unico di racconto \u201cvisivo\u201d di una vicenda migratoria, espressa, in gran parte, con lo stupore e la curiosit\ue0 del bambino e dell\u2019adolescente. Il contributo si propone innanzitutto di presentare l\u2019opera (riproducendone anche fotograficamente alcune pagine), con una particolare attenzione alle questioni linguistiche e culturali sollevate dalla natura geneticamente \u201cplurale\u201d di un\u2019autobiografia che gioca, con naturalezza ma anche con sforzo, con lingue e codici espressivi diversi, ognuno dei quali, se isolato, mancherebbe di restituire la poliedricit\ue0 di quella vita e di quella esperienza