Considerazioni sulle valenze di tradizione e modernità in Giappone

Per l\u2019immaginario collettivo a occidente, il Giappone \ue8 pervaso di una seduzione esclusiva data da due antinomie: aspetti millenari (il passato, e quindi la tradizione) e virt\uf9 tecnologiche (il presente, e dunque la modernit\ue0). La fascinazione collettiva ha poi fatto due macro-contenitori di queste antinomie; nel primo ha collocato un\u2019espressione estetica spontaneamente sobria \u2013 attribuita in maniera acritica a ogni fase storico-culturale del Paese \u2013, un\u2019attitudine \u2018genetica\u2019 a contemplazione e rispetto della natura, una pervasivit\ue0 delle dottrine zen in ogni espressione del quotidiano. Nel secondo macro-contenitore hanno invece trovato destinazione sperimentazioni robotiche, spazi urbani futuristici, tecnologie antisismiche, trasporti e impianti logistici degni del Matrix di cinematografica memoria; nonch\ue9 una variopinta babele di tendenze e prodotti: ogni registro di Lolita look, manga per tutti i gusti, anime di ogni ambientazione e combinazione di dati antropologici, mitologici, storici, con i loro esiti di cosplay. Ne consegue che l\u2019idea di modernit\ue0 si circoscriva alle sole accezioni di avanzamento tecnologico e di evoluzioni delle mode. Evidente che questa forzata ripartizione esclude a priori una secolare interazione dei dati culturali, e giustifica poi lo stupore per aspetti percepiti come contrastanti e coesistenti per magia