Controllo sociale tra paradigmi e strategie diversificate : il diritto penale dell'immigrazione e le parole della Corte Costituzionale

L\u2019obiettivo che si intende perseguire con il presente contributo \ue8 quello di offrire una panoramica degli apparati teorici ed epistemologici di cui la sociologia della devianza e del diritto penale si \ue8 dotata in relazione alle varie e diversificate strategie di controllo sociale attuate per mezzo dello strumento del diritto penale a partire dalla met\ue0 del secolo scorso. Tali strategie saranno analizzate alla luce della distinzione \u2013 gi\ue0 tracciata in letteratura \u2013 tra strategie di welfare e di post-welfare. In particolare, si concentrer\ue0 l\u2019attenzione su queste ultime, rispetto alle quali si tenter\ue0 di descrivere il mutamento emerso a seguito di fenomeni migratori di larga scala come quelli in atto. Si ritiene, infatti, di poter affermare che le strategie di controllo sociale di post-welfare si stiano strutturando ed articolando su due fronti: se, da un lato, i meccanismi di criminalizzazione continuano a passare per processi di vittimizzazione, tipici della fase post-welfare, in cui il focus \ue8 posto sulla vittima e sulla distribuzione dei rischi tra consociati; dall\u2019altro lato, con le grandi migrazioni cui assistiamo negli ultimi tempi, sembra che venga superato il discorso relativo alle vittime, figure evanescenti e non pi\uf9 necessarie nel gioco della costruzione del crimine e dell\u2019individuazione dei soggetti cui rivolgere dispositivi e misure di controllo sociale. Perch\ue9 la figura del migrante divenga oggetto di controllo sociale, costruito e percepito non pi\uf9 solo come criminale ma come vero e proprio nemico della collettivit\ue0, non sembra pi\uf9 necessario un processo a partire dalla vittimizzazione di determinati soggetti. La pericolosit\ue0 sociale del migrante \ue8 data ormai per presunta: la percezione dell\u2019insicurezza \ue8 a tal punto diffusa che il migrante viene rappresentato e vissuto come nemico della collettivit\ue0 senza che sia pi\uf9 necessario individuare vittime presunte e potenziali. Alla luce di ci\uf2 si offrir\ue0 come spunto per ulteriori approfondimenti futuri una riflessione critica in merito all\u2019idoneit\ue0 degli apparati epistemologici della sociologia della devianza e del diritto penale a confrontarsi con tali mutamenti rilevati a livello di strategie di post-welfare