De-silencing the past: traumatic war memories in Zimbabwean narratives

Le contraddizioni e i traumi della guerra di liberazione in Zimbabwe (1966-1979), le violenze e gli orrori che hanno segnato quel periodo, vengono rappresentati attraverso prospettive diverse da Alexander Kanengoni, originario dello Zimbabwe, in Echoing Silences (1997), e da Alexandra Fuller, inglese vissuta in Rhodesia-Zimbabwe, in Scribbling the Cat. Travels with an African Soldier (2004). Scritte dopo il raggiungimento dell\u2019indipendenza del paese africano, queste narrazioni raccontano il dolore e la sofferenza provocati dalla lotta di liberazione e la nascita della nuova nazione; la ricerca dell\u2019identit\ue0, in un paese fortemente segnato dalla dominazione coloniale, unisce esperienza personale e memoria storica. Per quanto entrambe le narrazioni siano pervase dal senso del fallimento e della perdita, riportare alla luce eventi dolorosi del passato ha un effetto catartico, e apre la strada per la guarigione e la riconciliazione.The contradictions and traumas of the national liberation war in Zimbabwe (1966-1979) as well as the horrors and violence that marked that troubled period are conveyed from different perspectives by the Zimbabwean writer Alexander Kanengoni in Echoing Silences (1997) and by the British writer Alexandra Fuller in Scribbling the Cat. Travels with an African Soldier (2004). In the post-independence period, Zimbabwean narratives disclose the pain and suffering associated with the liberation struggle and the birth of the new nation; the search for identity in Rhodesia-Zimbabwe, a country deeply fractured by colonial rule, combines personal experience and historical memory. Although a sense of failure and loss pervades both narratives, the painful process of de-silencing the past generates a cathartic effect, paving the path for healing and reconciliation