Romanticismo e avanguardia

L\u2019orizzonte teorico all\u2019interno del quale si colloca la nascita dell\u2019estetica moderna a cavallo fra XVIII e XIX secolo \ue8 profondamente connesso, come noto, con la lezione della filosofia kantiana, la cui cifra generale si esplica nell\u2019intento di individuare le condizioni di possibilit\ue0 del conoscere e, nel caso specifico, della dimensione artistica e creativa. Nella linea, poi, di un potenziamento riflessivo di tali istanze il primo movimento romantico viene poi ad assolutizzare il discorso estetico kantiano, identificando nelle forme di un\u2019arte universale e assoluta la possibilit\ue0 di cogliere lo spirito della modernit\ue0 in fase di costituzione. In tal senso il carattere epocale e rivoluzionario della proposta romantica sembra trovare interessanti analogie con quella fase evolutiva dell\u2019arte moderna che ha trovato espressione nelle poetiche e nei linguaggi di alcuni fra i pi\uf9 significativi movimenti di avanguardia del XX secolo, soprattutto per quel che riguarda la rielaborazione di tematiche quali quelle del simbolo, della forma, del mito o della plasticit\ue0 del gesto artistico. Nel sentimento inquieto che sembra caratterizzare lo scenario artistico contemporaneo, da un punto di vista sia creativo che fruitivo, volgere lo sguardo a quella straordinaria continuit\ue0 progettuale e utopica significa tentare di riappropriarsi di un linguaggio, che, anche se posto a confronto con le forme di un\u2019arte post-auratica \u201cvaporizzata\u201d e talvolta indecifrabile, \ue8 ancora in grado di esprimere il significato simbolico di una nuova forma di avanguardia, cio\ue8 di una nuova forma di creativit\ue0 plastica e formativa