Storia del cristianesimo, 2.: L' età medievale : (secoli 8.-15.)

In che modo nei secoli che sono variamente definiti medievali le parole di Ges\uf9 \u2013 detto \u201cil Cristo\u201d \u2013 vennero accolte e interpretate in nome del cristianesimo? Da quale progressivo adattamento e trasformazione del messaggio religioso e culturale del vangelo sono state prodotte le istituzioni ecclesiastiche? Sempre in nome del Cristo, come sono stati affrontati i nemici interni ed esterni di una societ\ue0 in movimento per difendersi e per diffondersi? Uno sguardo policentrico \u2013 di sedici autori \u2013 mostra un percorso tra \u201cOriente ed Occidente\u201d (cap. 1), in tappe di consolidamento istituzionale o, meglio, di \u201caccentramento istituzionale\u201d attraverso \u201cla Parola, la norma e la forma\u201d (cap. 2). Un progetto di \u201cespansione e repressione nel segno della croce\u201d (cap. 3) si manifesta con \u201cparole, suoni, immagini\u201d (cap. 4), in un percorso in cui l\u2019invisibile si fa visibile realt\ue0 di papi, cardinali, vescovi, istituzioni ecclesiastiche, monaci, frati, santi, crociate ed eretici, ma anche \u2013 sempre di pi\uf9 \u2013 di libri manoscritti. La Bibbia \u2013 \ue8 innegabile \u2013 e pi\uf9 precisamente i Vangeli rappresentano il \uabgrande codice\ubb della nostra cultura: un codice che nel medioevo non comprende il canone biblico come lo conosciamo oggi, ma circola in parti sciolte: metafora di una \u201cdisunitariet\ue0\u201d che si consolida in potenza ierocratica