Il contributo illustra come Cino da Pistoia e Francesco Petrarca utilizzino il motivo del \u201cmorir ridendo\u201d \u2013 l\u2019uno nel sonetto 'Avegna che crudel lancia \u2019ntraversi' e l\u2019altro nella canzone 'Qual pi\uf9 diversa et nova' \u2013 facendo riferimento a fonti e tradizioni diverse. In RVF 135 (\uabne l\u2019isole famose di Fortuna, / due fonti \ue0: chi de l\u2019una / bee, mor ridendo; et chi de l\u2019altra, scampa\ubb) Petrarca rilegge il luogo ciniano alla luce del 'De chorographia' di Pomponio Mela: di l\uec il topos passer\ue0 al Boiardo degli 'Amorum libri' e dell\u2019'Inamoramento de Orlando' e poi alla 'Liberata' del Tasso. Alle spalle dell\u2019immagine del sonetto di Cino (\uabE se giammai alcun morendo ris...