Influenza dell'epoca di sfogliatura sulle caratteristiche vegeto-produttive e qualitative delle cultivar Sagrantino e Sangiovese coltivate in ambiente umbro

La defogliazione della fascia produttiva \ue8 uno tra gli interventi in verde pi\uf9 utilizzati in vigneto al fine di conseguire un miglior arieggiamento, quindi una minor incidenza degli attacchi fungini e una migliore maturazione sia tecnologica che polifenolica dell\u2019uva. Grappoli molto ombreggiati producono bacche con minor contenuto zuccherino e maggiore acidit\ue0 in cui vengono anche accumulate quantit\ue0 inferiori di composti aromatici. Se l\u2019esposizione alla luce non determina forti variazioni di temperatura si possono avere nelle bacche incrementi del colore, tuttavia temperature troppo elevate potrebbero inibire la formazione degli antociani. In climi caldi o in annate particolarmente torride e siccitose, in cui non avviene un recupero della superficie fogliare dopo la defogliazione a causa dell\u2019arresto vegetativo precoce, la defogliazione pu\uf2 anche determinare una riduzione dell\u2019accumulo zuccherino. L\u2019obiettivo di questo lavoro \ue8 identificare le influenze che diverse modalit\ue0 e tempistiche di sfogliatura hanno sullo sviluppo della pianta e sulla maturazione dell\u2019uva, in modo tale da poter decidere, in base al particolare andamento meteorologico di ogni singola annata, l\u2019ottimale strategia di gestione della parete vegetativa. Lo studio ha preso in esame la produzione di due vitigni a bacca rossa coltivati nell\u2019areale di Montefalco (PG), il Sagrantino e il Sangiovese, sottoposti a tre diverse modalit\ue0 di sfogliatura manuale (defogliazione lato est, defogliazione lato ovest, defogliazione su entrambi i lati) eseguite in tre differenti momenti fenologici (pre-chiusura, allegagione, invaiatura). I campi prova si trovano presso l\u2019azienda Arnaldo Caprai situata in localit\ue0 Torre di Montefalco, situati a 250 m s.l.m. e presentano una pendenza media del 25% e un\u2019esposizione nord-est; i vigneti sono allevati a cordone speronato, inerbiti, con filari ad orientamento nord-sud. Durante il periodo di studio sono state analizzate le produzioni di cinque annate (2007, 2008, 2009, 2010, 2011). Per ogni annata sono stati osservati i principali parametri vegeto-produttivi della pianta e analitici dei mosti (\ub0Brix, acidit\ue0 titolabile e pH) nonch\ue9 il quantitativo di polifenoli e antociani estraibili alla vendemmia. Osservando i risultati ottenuti nella media delle annate, si \ue8 potuto rilevare come la variet\ue0 Sagrantino nel testimone non defogliato e nelle tesi defogliate tardivamente (invaiatura) raggiunga un maggior accumulo zuccherino nelle bacche alla vendemmia e un minore livello di acidit\ue0 titolabile. Il Sagrantino, pertanto, sembra subire maggiormente gli effetti di sfogliature precoci (allegagione e pre-chiusura) che sembrano rallentare le cinetiche di maturazione di questa variet\ue0. Il Sangiovese, invece, evidenzia un calo del contenuto di zuccheri nelle uve alla vendemmia se defogliato in prossimit\ue0 dell\u2019invaiatura: contrariamente a quanto osservato per il Sagrantino, il Sangiovese sembra subire un rallentamento della maturazione se defogliato tardivamente. Anche la sintesi e l\u2019accumulo di sostanze polifenoliche sono profondamente influenzati dalle diverse epoche di defogliazione: in generale si evidenzia un calo di antociani e polifenoli nel caso di interventi effettuati nella fase fenologica di pre-chiusura grappoli. In tutte e cinque le annate di studio \ue8 stato possibile osservare come, in generale, la sfogliatura porti a notevoli differenze qualitative nelle uve alla vendemmia anche e soprattutto in relazione alle differenti condizioni metereologiche che caratterizzano le annate. E' evidente anche come le due variet\ue0 considerate reagiscano diversamente alle operazioni di sfogliatura; di particolare interesse risultano le modificazioni indotte durante la maturazione polifenolica, che si ripercuotono nel contenuto finale delle uve