LCAT e spessore medio intimale carotideo in individui europei ad alto rischio cardiovascolare

La lecitina: colesterolo aciltransferasi (LCAT) \ue8 l\u2019enzima responsabile dell\u2019esterificazione del colesterolo nel plasma. L\u2019LCAT \ue8 il fattore principale nel metabolismo e nel rimodellamento delle HDL e a lungo si \ue8 pensato che tale enzima svolgesse un ruolo chiave nel trasporto inverso del colesterolo a livello macrofagico, processo metabolico mediante il quale il colesterolo in eccesso viene veicolato dalle cellule periferiche fino al fegato, unico organo in grado di eliminarlo attraverso al bile. L\u2019effetto dell\u2019LCAT sull\u2019aterogenesi \ue8 ancora controverso. Nel presente studio \ue8 stata misurata la concentrazione plasmatica dell\u2019LCAT in un sottogruppo (n=540) di soggetti arruolati nello studio multicentrico, longitudinale e osservazionale denominato IMPROVE che ha coinvolto 7 Centri appartenenti a 5 Paesi Europei ed arruolato oltre 3.500 pazienti con fattori di rischio per malattie cardiovascolari, con l\u2019obiettivo di valutare la relazione tra i diversi fattori di rischio, l\u2019aterosclerosi preclinica e la comparsa di eventi cardiovascolari. Per lo studio qui descritto sono stati selezionati solo i soggetti che non assumevano farmaci. Lo spessore medio e massimo del complesso medio intimale (IMT) dell\u2019intero albero carotideo \ue8 stato misurato in tutti i soggetti attraverso l\u2019ultrasonografia B-mode, una tecnica diagnostica non invasiva che viene ormai considerata il metodo di riferimento per lo studio dell\u2019aterosclerosi preclinica dei principali distretti vascolari periferici. Nell\u2019intero gruppo i quartili di LCAT non erano associati con l\u2019IMT medio e massimo (P per trend 0.83 e 0.75, rispettivamente), anche dopo aggiustamento per et\ue0, sesso, HDL-C e trigliceridi. Non si \ue8 osservata alcuna associazione tra gli IMT carotidei e i quartili di LCAT negli uomini (P=0.48 e P=0.84 per l\u2019IMT medio e massimo, rispettivamente), mentre gli IMT carotidei aumentavano con i quartili di LCAT nelle donne (P per trend 0.08 e 0.016 per IMT medio e massimo, rispettivamente). I risultati qui descritti supportano il concetto che ridotta attivit\ue0 e concentrazione plasmatica dell\u2019LCAT non sono associate ad un aumento dell\u2019aterosclerosi, mettendo in dubbio la teoria che l\u2019aumento delle concentrazioni di LCAT sarebbe verosimilmente utile nel ridurre le patologie cardiovascolari