Per una storia globale dell'Indipendenza dell'America Spagnola. Alcune riflessioni, fra storia e storiografia

Accanto agli orientamenti storiografici legittimamente prevalenti anche in questo 2010 - orientamenti inclini ad accostare il fenomeno Indipendenza dell\u2019America Spagnola ora da un punto di vista \u201cnazionale\u201d - e all\u2019interno della prospettiva nazionale ad adottare lenti di ingrandimento locali e, per dir cos\uec, socio-etniche sempre pi\uf9 raffinate -, ora da un punto di vista che potremmo definire imperiale o ispano-centrico, si pensi alla rinnovata attenzione nei confronti dell\u2019et\ue0 di Carlo III e alla fioritura degli studi sulla crisi del 1808 e la costituzione di Cadice, la ricorrenza del Bicentenario costituisce altres\uec un\u2019occasione feconda per verificare le potenzialit\ue0 e i limiti di un approccio al fenomeno Indipendenza dell\u2019America Spagnola attento agli orizzonti della storia globale e delle connected histories. Nel mio intervento intendo presentare, fra storia e storiografia, profili generali e un approfondimento sul caso messicano, alcune riflessioni in merito a simile linea interpretativa. Proceder\uf2 in primo luogo alla ricomposizione del contesto geopolitico e internazionale all\u2019interno del quale, fra Sette ed Ottocento, si collocava l\u2019Ispanoamerica - un contesto, com\u2019\ue8 ben noto, intrinsecamente atlantico e globale in cui l\u2019America Spagnola assurgeva in effetti a vero e proprio ponte fra la Spagna e le Filippine, l\u2019Atlantico e il Pacifico, l\u2019Europa e l\u2019Asia - e alla presentazione dell\u2019impatto su di esso prodotto dalle riforme e dalle rivoluzioni coeve. Mi soffermer\uf2 poi, con una programmatica attenzione all\u2019interazione fra le dimensioni oggettiva e soggettiva, sull\u2019\u201cesperienza\u201d non meno intrinsecamente atlantica e globale dei protagonisti dell\u2019Indipendenza dell\u2019America Spagnola: uomini spesso formatisi, appunto, fra le Americhe e la Spagna, segnati dalla Rivoluzione francese e dal modello napoleonico, dal contatto con l\u2019Inghilterra e gli Stati Uniti e sempre attenti all\u2019Africa, complici il radicamento dello schiavit\uf9 nell\u2019impero ispanoamericano, le incognite aperte dall\u2019indipendenza di Haiti e la graduale diffusione delle istanze abolizioniste. Su questa base, mi concentrer\uf2 infine, con una specifica attenzione al caso messicano, sull\u2019imponente processo di cultural transfer dei linguaggi e dei modelli politico-istituzionali che accompagna l\u2019avvio dell\u2019Indipendenza dell\u2019America Spagnola e la successiva formazione nel subcontinente di un mosaico di Stati ad ordinamento prevalentemente repubblicano